La “teoria delle finestre rotte” come metafora…

finestra rottaIn un esperimento di psicologia sociale del 1969, Philip Zimbardo pose due auto di uguale marca e modello in due zone della città di New York, Palo Alto e il Bronx, due quartieri sicuramente diversi per popolazione e stile di vita. Dopo una settimana la macchina del Bronx era completamente distrutta ed era stato rubato quanto potesse essere utile, mentre la macchina di Palo Alto rimase intatta là dove era stata parcheggiata. Ma la vera rivelazione dell’esperimento fu quando alla macchina di Palo Alto dopo una settimana di splendida conservazione fu rotto un vetro dai ricercatori stessi, da lì in poi si registrò un escalation che fece fare alla macchina di Palo Alto la stessa fine di quella del Bronx in pochissimi giorni. Un solo vetro rotto e a prescindere dalla zona, giudicata più tranquilla, il risultato diventò uguale.

La teoria che nel 1982 fu introdotta da James Wilson e George Kelling è detta “della finestra rotta” per indicare proprio il fenomeno che genera questa forma di criminalità a partire da piccoli elementi come può essere una finestra rotta in un palazzo qualsiasi, appunto, che può generare imitazione ed escalation di comportamenti negativi che sfociano in un degrado urbano crescente portando la finestra ad essere solo l’inizio della distruzione.

Anche il più innocuo dei passanti di fronte ad un palazzo con qualche vetro già rotto in un momento di rabbia può indurre se stesso a tirare una pietra verso un altro vetro, certo che tanto è solo una tra tante che non fa la differenza nel complesso della distruzione generale.

Altre ricerche effettuate successivamente, anche in tempi molto recenti, hanno mostrato che il degrado urbano è crescente ed ha un’alta correlazione con comportamenti negativi o antisociali. Nel 1994 il sindaco di New York Rudolph Giuliani adottò una politica volta proprio a non infrangere ulteriori vetri per evitare alla criminalità di dilagare sempre più. Lo fece con la cosiddetta “tolleranza zero” sui biglietti della metropolitana e questo allora generò un miglioramento della zona un tempo considerata terra di nessuno.

Questi esperimenti, di grande valore per la sociologia e la psicologia che studia la convivenza civica, hanno il pregio di mostrare come l’ambiente giochi un ruolo importante nelle azioni di ciascuno, non meno della genetica stessa che è parte di ognuno di noi. Altissimo il valore civico ma altrettanto fondamentale la metafora che la finestra rotta può essere rispetto alla cura di sè e delle relazioni con l’altro. Perchè no, non è vero che un gesto, una decisione, una scelta non cambiano assolutamente nulla nella nostra o altrui vita,  tavolta possono permettere di istaurare un circolo vizioso invece di uno virtuoso.

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